Ritorno a casa

Grande ritorno a casa dalla Nuova Zelanda.
Il campionato è stato molto più impegnativo del previsto. Le rosee speranze dei primi giorni, si sono scontrate con la realtà. La barca mi comunicava delle strane sensazioni. Siamo riusciti a fare 5 giorni di regate su 6. Il primo giorno il vento si è stabilizzato intorno ai 3kts; il comitato di regata dopo averci fatto aspettare sotto il sole per 8 ore e averci portato a fare un “giro turistico” seguendo la barca comitato, ci ha rimandato a terra senza fare nulla; siamo rientrati alle 6 di sera quando si è alzato il vento della sera, teso , intorno ai 12kts.
Il secondo giorno il vento spirava da S-SW sui 25 kts e siamo riusciti a portare a termine due prove da un ora e un quarto ciascuna. Purtroppo la mia velocità era inferiore alla media e mi sono accontentata di un 24o e un 25o nella flotta Blu.
Il terzo giorno il vento si è affievolito a 5-6 kts dalla direzione della brezza, siamo riusciti a fare una sola prova durante le 6 ore di uscita. Io solo 49a; abbiamo aspettato ancora 2 ore a terra, mentre il Comitato cercava di mettere un campo di regata vicino alla spiaggia, ma ormai la sera ci comunicava il suo repentino arrivo e ancora una volta siamo rimasti ad aspettare senza concludere molto.
Il quarto giorno, avremmo dovuto incominciare le finali, in realtà abbiamo continuato a regatare in batteria. Io ero nel gruppo Giallo, il vento si è stabilizzato da S-SE sui 5kts; nonostante gli sforzi di partire libera e avanti, venivo ben presto ripresa dal gruppo, infatti ho chiuso 21a. Nella seconda prova mi sono liberata subito dal grosso della flotta e mi sono allontanata nella parte destra del campo dove ho iniziato ad allungare; alla boa di bolina ho girato 1a e poi nessuna è riuscita a riprendermi. Bella vittoria che mi ha ripagato per tutto il campionato.
Il quinto giorno ho ripreso fiducia e speranza, pensavo di essser riuscita ad ingranare. Cominciavo la finale Gold e sapevo che i risultati sarebbero arrivati. Appena prima della partenza un forte torcicollo mi ha bloccato tutti i movimenti… la prima prova della giornata con vento intorno ai 10-12 kts scadevo sulle barche sottovento e tutto il vantaggio preso in partenza si è volatilizzato nei primi 100m di regata, già alla prima bolina ero 40a, poi nella seconda bolina 50a; appena arrivata ho messo in moto le mie rudimentali conoscenze di riflessologia plantare, mi sono massaggiata le zone riflesse della muscolatura del collo e mi sono salvata le altre due regate! Infatti riuscivo a muovere il collo almeno al 50% e sono riuscita a fare un 8o e un 37o. Giunta a terra mi sono sottoposta ad agopuntua e massaggio, tanto per alleviare un pò di torcicollo, che mi è rimasto forte 3 giorni.
Il sesto giorno di regata il comitato ci ha fatto scendere in acqua alle 9, nonostante le condizioni del vento non erano molto favorevoli, …c’era la bonaccia bianca; verso le 12 è salito un’alito di vento da SW, 5kts,ed ho regatato, dopo una partenza stentata, tutto in recupero: 32a in generale. L’ultima prova ho cercato di fare una bella partenza e sono stata spinta all’errore dalla barca sottovento che anch’essa cercava il vento… Così entrambe siamo state OCS.
Fine della storia: 41a in generale , prima italiana (magro risultato) ma se guardiamo che le selezioni per le olimpiadi sono finite, tiro un sospiro e guardo avanti. I prossimi mesi saranno da sfruttare al massimo fino a Qindao!