Monique Van der Vorst, perchè si parla di dubbi?
Sono le 7.00 apro il computer ed inizio a leggere tutti gli articoli su Monique Van Der Vorst, l’olandese, ex disabile ed ora “normodotata”. I giornali cavalcano la notizia sulla sua presunta falsa disabilità. La gente parla di cose successe nel 2007! Perché non parlare subito allora, perchè aspettare che vincesse le medaglie alle paralimpiadi, la nominassero atleta disabile dell’anno, le intitolassero una via, perché proprio ora, prima che esca il suo film con la sua storia, prima della pubblicazione di un libro???
Perchè i medici non si sono accorti al momento delle visite ?
Ho scambiato due parole con Paola Protopapa, disabile ed amica, medaglia d’oro nel canottaggio a Pechino. “I controlli medici sono molto restrittivi prima delle olimpiadi, ma non c’è differenza tra disabilità dovuta ad incidente e quindi fisica o dovuta a disturbi neurologici” .
Io ho conosciuto Monique, il suo sorriso, la sua vitalità è immensa. Mi ha insegnato ad accettare la vita come viene, lasciare scorrere gli eventi senza dare giudizi e le sono grata. Già definirmi normodotata e definire molti di noi umani… abili, mi sorgono dei dubbi. Lo scrivo in modo ironico, ovviamente, ma in parte è vero. Lei è stata disabile. Perchè accanirsi contro una ventiseienne che ora è ricca, bella e famosa? A 13 anni stava in carrozzina ed ha passato 13 anni in carrozzina.