ISTANBUL ’95


Poi il secondo titolo europeo lo conquistai in Turchia, ad Istanbul nel ’95. Le regate furono molto difficili, regatammo i primi giorni con 16 m/s, poi con 12 m/s e man mano il vento scemò fino a 4 m/s. Durante la prima prova pur essendo alle cinghie e lascando scotta una raffica mi rovesciò di bolina davanti alla prua di Pasquale Chilà, uno dei più forti talenti della vela italiana prematuramente scomparso. Le sue risate furono sommerse pochi secondi dopo, dalla sua scuffia, identica alla mia. Alla testa della classifica ci alternavamo io e la greca Efi Manzarakis, attualmente sull’Yngling; il penultimo giorno Efi forzò un ingaggio alla boa di poppa e ci fu una protesta. La prima decisione della giuria fu “dismissing”. Poi si scopri la verità, riuscii a portare in udienza il mio testimone vero, il monegasco Asselin, che dimostrò la mia tesi. C’era stato il contatto, la greca non aveva fatto la penalità e aveva preso come testimone un suo amico passato al giro di boa 15 posizioni dietro a noi… era un teste palesemente falso. Fui incoronata per la seconda volta campionessa europea. La cerimonia di chiusura fu molto suggestiva con le bandiere nazionali ed i rispettivi inni. Era la prima volta che sentivo l’Inno di Mameli in mio onore e fu un momento ricco di emozioni. Seguì una spettacolare danza del ventre che coinvolse particolarmente il pubblico maschile.