Coccoluto ancora, di nuovo, Campione del Mondo!
Sono le 19, appena rientrata dagli allenamenti, sento a pelle che Giovanni Coccoluto è primo al Campionato del Mondo di Buenos Aires, continua a leggere…
Sono le 19, appena rientrata dagli allenamenti, sento a pelle che Giovanni Coccoluto è primo al Campionato del Mondo di Buenos Aires, continua a leggere…
Trieste, settembre 2011. Incontriamo Giovanni Coccoluto, un talento della vela triestina, un ragazzo che ama la vela e la pratica con gioia. I suoi risultati sono già pagine di Storia della vela italiana.
Iniziamo dalla domanda classica: come hai iniziato?
Ho iniziato ad andare in barca a vela a cinque anni. Ho conosciuto questo sport grazie a mio nonno che mi portava a pescare con lui e ogni volta che passavamo davanti al club vedevo un gruppetto di 5-6 optimist che bordeggiavano, così ho deciso di provare. Ho iniziato tutto come un gioco e continua a leggere…
Giornata ricca di suspance e di adrenalina. Io non mi ricordavo di soffrire cosi’ tanto in gommone, ma nemmeno in barca.
Il mio primo mondiale visto ….vincere…. da fuori. Un emozione diversa! Qualche allenatore potrebbe dire di aver vinto un mondiale, ma io non penso di averlo vinto, solo di averlo condiviso con alcuni ragazzi venuti qui con l’innocenza e la sfrontatezza della prima volta. Primo anno da allenatrice, primo mondiale a cui loro hanno partecipato.
Mi sono trovata davanti atleti maturi fisicamente e con una grande, sana voglia di sfondare i muri con la forza delle loro barche.
Mi sono piaciuti tutti, perche’ ognuno avrebbe sacrificato se stesso per il gruppo; il piu’ riservato e meno esuberante era Pietro Parisi, in barca ha avuto la febbre e poi e’ finito in Bronze.
Antonio Tamburin e’ il ragazzo dalla battuta facile e leggera, uno di compagnia, ma in barca sa il fatto suo. In finale Gold e’ stato capace nell’ultima prova di girare la bolina, il lasco e la poppa primo, per chiudere terzo.
Luca Antognoli, dall’alto della sua statura vorrebbe vincere il mondo ogni prova, e quando ce la fa e’ la contentezza fatta persona.
Giovanni Coccoluto e’ il fuoriclasse, capace di partire in terza fila e girare la boa primo, come recuperare 20 barche in una prova di finale. Semplicemente rispettato dal gruppo, mai invidiato, riesce a rendersi simpatico quando si apre in un sorriso radioso.
Giuditta Di Laghi, arrivata dal Mondiale Isaf, ha avuto un po’ di stress da prestazione, ma ha reagito con determinazione. Era 34 in classifica il primo giorno, poi 22, poi 16, 15 , infine ha chiuso 14. Una scalata faticosa ma che rende il merito degli sforzi che sta facendo.
Mi trovo a gestire una squadra di atleti ben preparati, mentalmente vincenti e grintosi. E’ bello lavorare con ragazzini, gia’ adulti in molti aspetti tecnico sportivi.
Il tempo e’ stato piu’ clemente questi giorni, infatti c’e’ stato il sole ed e’ stato quasi… fastidioso fare le regate con il sole! Non eravamo piu abituati. Le condizioni sui due campi di regata sono state di poco vento e instabile. Pero’ le scelte tattiche hanno portato i nostri atleti in vetta alle classifiche anche con queste condizioni difficili. Giovanni Coccoluto ora con due primi posti di manche, ha ottenuto la seconda piazza d’onore a pari punti con il primo, il polacco Kubiak Tadeusz.
Luca Antognoli con una forza di volonta’ eccezionale e’ ottavo, senza perdersi d’animo mai, anche con due nodi di vento, nonostante la sua altezza ed il suo peso non fossero favorevoli alle condizioni e anche dopo l’OCS ha mantenuto la calma.
Nel campo femminile Giuditta Di Laghi, sta risalendo dalla 31a posizione iniziale alla 16a attuale. Ha ottenuto spesso il comando della regata alla boa di bolina, gestendo poi la prova e chiudendo nelle prime posizioni.
Tutte le informazioni delle regate sono visibili sul sito della manifestazione: http://www.laserworlds2010.co.uk/radialyouth/
Tutti gli italiani sono arrivati a Largs per partecipare al World Youth Championship di Largs, in Scozia! 5 allenatori presenti per coordinare oltre 20 giovani velisti italiani. Mandata d’ufficio a supportare i 5 ragazzi della nazionale, poi in loco sono stata “eletta” con molta simpatia team leader e capoallenatore da parte degli altri coach presenti. Il clima all’interno del gruppo e’ ottimo e vige la regola che l’unione fa la forza.
Ieri sera piccola festa a sorpresa per il campione triestino Giovanni Coccoluto. Tutti i 25 italiani presenti al campionato mondiale giovanile di Largs si sono stretti in un abbraccio intorno a Giovanni per il suo terzo posto al Mondiale Isaf ad Istanbul, ottenuto solo due giorni fa. Una prestazione di altissimo livello che merita un attenzione particolare!
Italia Cup a Gravedona, Lario 26-29 giugno. Tre giorni di grande vela, per la regata nazionale Laser dove i regatanti si sono dovuti confrontare con la “Breva”, tipico vento da sud, che ha soffiato anche oltre i 20kts, durante tutte le sei prove disputate. Condizioni dure per i giovani atleti divisi in tre categorie: 60 standard (classe Olimpica esclusiva per i maschi), in cui si è visto il rientro del medagliato di Pechino Diego Romero, 99 radial (classe Olimpica femminile, ma in questo caso solo 20 erano le donne) e 123 Laser 4.7 (categoria dedicata ai giovanissimi, maschile e femminile).
Guardando le classifiche mi meraviglia positivamente Giovanni Coccoluto, nel Laser radial: 5 primi ed un ocs.
Qualcuno dice:” E’ un fenomeno!” Si effettivamente lo è. Ha vinto la nazionale di Salerno con tutti primi, la regata di Europa Cup a Torbole ed ora anche Gravedona. In realtà guardando come si muove in barca, come parla, si vede un ragazzo che si è allenato duramente. Lo scorso novembre 2009 ho chiamato Casa Coccoluto, per invitarlo a partecipare al raduno laser radial femminile FIV a Monfalcone. Mi ha risposto la mamma, candidamente :” Non c’è, è in mare ad allenarsi, ma verrà volentieri”.
La mia considerazione è che effettivamente sia un grande appassionato di vela, per la voglia che ha …di mare, di sale, …di far fatica. Da solo, dopo scuola, uscire in barca, con tutte le condizioni è già un traguardo molto elevato che vorremmo tutti i nostri laseristi lo perseguissero.
Andiamo a vedere un grandissimo dello sport, un mito della pallacanestro, Michael Jordan, anche di lui si dice: ” Un talento”, ma forse sono solo scuse di chi non si è allenato quanto lui, da solo a fine allenamento, ancora a tirare a canestro. I suoi record sono memorabili: una media di 30,12 punti a partita nella regular season NBA, ottimo realizzatore, ma anche difensore, un giocatore completo, uno che ha sudato per arrivare dove è arrivato, nell’Olimpo!
“Avrò segnato undici volte canestri vincenti sulla sirena, e altre diciassette volte a meno di dieci secondi dalla fine, ma nella mia carriera ho sbagliato più di novemila tiri. Ho perso quasi trecento partite. Ventisei volte i mei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l’ho sbagliato. Nella vita ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto!”