Danubio, 2 settembre 2011- Giacomo sta percorrendo un viaggio di 5200 km sui fiumi d’Europa, da Londra a Istanbul. Lo fa con la barca di legno navigando a vela e a remi.
Apriamo il suo sito o lo intervistiamo?
Prima l’intervista! 🙂
Che tipo di vita fai?
Molto bella e dura. Lavoro e viaggio moltissimo, soprattutto in treno bicicletta e barca a remi e vela per organizzare i miei progetti che sono continua a leggere…
Così si è intitolato il convegno organizzato presso la SVOC di Monfalcone per parlare del mio progetto di scuola superiore integrato alla specializzazione della vela: praticamente il Liceo del Mare. continua a leggere…
Correndo affannosamente nella jungla di internet, pur di trovare testimonianze e prove che lo sport favorisce lo studio, che fare sport rende più abili e ci fa apprendere meglio, mi sono imbattuta nel sito della Luiss e del Prof. Trabucchi. Bisogna dimostrare che un liceo sportivo è sano, è utile per l’educazione e la crescita dei ragazzi, e venerdì alla Svoc durante il convegno”Amare il mare…studiare il mare” dovrò convincere la platea che il Liceo del Mare è attuale, è necessario.
Avidamente ho letto le parole , ho guardato i video ed ho scoperto delle storie bellissime. Come quella del nepalese alle Olimpiadi di Torino 2006.
Ma la storia inizia dalla resilienza, che forse mi ricordava molto l’esame di fisica al primo anno di università.
“Le difficoltà rafforzano la mente, così come il lavoro irrobustisce il corpo.”
Seneca
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Con questa lettera, datata 1910, Rudyard Kipling cercò di insegnare al figlio a distinguere fra il bene e il male
Se riesci a conservare il controllo quando tutti
Intorno a te lo perdono e te ne fanno una colpa;
Se riesci ad aver fiducia in te quando tutti
Ne dubitano, ma anche a tener conto del dubbio;
Se riesci ad aspettare e non stancarti di aspettare,
O se mentono a tuo riguardo, a non ricambiare in menzogne,
O se ti odiano, a non lasciarti prendere dall’odio,
E tuttavia a non sembrare troppo buono e a non parlare troppo saggio;
Se riesci a sognare e a non fare del sogno il tuo padrone;
Se riesci a pensare e a non fare del pensiero il tuo scopo;
Se riesci a far fronte al Trionfo e alla Rovina
E trattare allo stesso modo quei due impostori;
Se riesci a sopportare di udire la verità che hai detto
Distorta da furfanti per ingannare gli sciocchi
O a contemplare le cose cui hai dedicato la vita, infrante,
E piegarti a ricostruirle con strumenti logori;
Se riesci a fare un mucchio di tutte le tue vincite
E rischiarle in un colpo solo a testa e croce,
E perdere e ricominciare di nuovo dal principio
E non dire una parola sulla perdita;
Se riesci a costringere cuore, tendini e nervi
A servire al tuo scopo quando sono da tempo sfiniti,
E a tener duro quando in te non resta altro
Tranne la Volontà che dice loro: “Tieni duro!”.
Se riesci a parlare con la folla e a conservare la tua virtù,
E a camminare con i Re senza perdere il contatto con la gente,
Se non riesce a ferirti il nemico né l’amico più caro,
Se tutti contano per te, ma nessuno troppo;
Se riesci a occupare il minuto inesorabile
Dando valore a ogni minuto che passa,
Tua è la Terra e tutto ciò che è in essa,
E – quel che è di più – sei un Uomo, figlio mio!
Rudyard Kipling
Tratto dall’Area Poesie Indimenticabili
Ho sempre visto Napoli dal mare o sul lungomare. Gran parte delle volte sono stata alla Sezione Vela della Marina Militare, alcune a Pozzuoli, all’Accademia dell’Aeronautica Militare, altre volte al C. Canottieri Savoia, insomma sempre Napoli bene, dove i frequentatori spesso non hanno problemi economici.
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